ROMANZO FILTRI
Ho scritto FILTRI per parlare a tanti ragazzi e giovani che si sentono invisibili. L’ho fatto per chi guarda il telefono e sente un vuoto.
Per chi si nasconde dietro uno schermo, perché dire “sto male” a voce alta fa tanta paura. Troppa paura. Per chi si chiede se sia l’unico a sentirsi così. E non si apre con gli altri: genitori, educatori, zii e amici.
FILTRI non è solo una storia su social e adolescenti. è una storia su ciò che cerchiamo tutti, ossia: verità, ascolto e connessione. Non quella fatta di Wi-fi, ma quella che nasce quando troviamo il coraggio di raccontarci — per davvero.
I personaggi di questo libro sono immaginari, ma le emozioni che vivono sono vere.
Le ho viste nei volti di ragazzi e ragazze che ho incontrato, e nei silenzi che gridano più di mille stories.
Le ho sentite in tanti articoli che ho scritto e in episodi di cronaca che mi hanno toccata più da vicino, nel profondo.
Viviamo immersi in una società che ci insegna a mostrarci, a correggere ogni dettaglio, a filtrare ogni emozione.
Eppure, come diceva San Carlo Acutis, la vera sfida è restare originali: essere fedeli a ciò che siamo nel profondo, anche se questo ci rende vulnerabili, imperfetti e diversi.
Questo romanzo è nato dal desiderio di raccontare quella sfida:
il bisogno dei giovani di essere visti per davvero, oltre le apparenze.
FILTRI è una ricerca collettiva di verità.
È una domanda lanciata in mezzo al rumore:
Possiamo ancora guardarci negli occhi e riconoscerci?
SECONDA PARTE DEL LIBRO
FILTRI
Chi siamo, se nessuno ci guarda?
TEMA CENTRALE
Chi siamo davvero, quando smettiamo di voler piacere?
Il cuore pulsante di Filtri è una riflessione sull’identità nell’era digitale.
Il romanzo esplora la tensione tra il bisogno di essere visti e la paura di essere davvero scoperti.
In un mondo dove ogni emozione è esposta, ogni immagine filtrata, ogni giudizio pubblico e immediato, i protagonisti si chiedono:
Si può essere autentici senza diventare fragili?
Possiamo esistere anche senza l’approvazione altrui?
Quanto di ciò che mostriamo ci rappresenta per davvero?
Il tema centrale è quindi la ricerca dell’autenticità in un tempo che la trasforma in performance, e la scoperta che essere se stessi non è un gesto individuale, ma un atto collettivo, vulnerabile e coraggioso.
SINTESI TEMATICA
Filtri racconta cosa significa crescere quando tutto è visibile, ma nulla è vero. È un romanzo sulla costruzione dell’identità nell’epoca dell’immagine, e sull’idea che solo attraverso la fragilità può nascere qualcosa di autentico.
Un romanzo che esplora la vita di un gruppo di persone, adolescenti che affrontano il conflitto tra l'immagine online e la propria identità reale. Ognuno combatte una battaglia diversa, ma tutti sono vittime – o complici – della logica dei “filtri”: quelli digitali e quelli mentali che impediscono di mostrarsi per ciò che si è realmente.
SINOSSI COMPLETA
In un liceo italiano come tanti, Camilla si sente come tanti adolescenti: fuori fuoco.
Non le manca nulla, eppure si sente invisibile.
In un mondo dove tutto deve essere perfetto — dai selfie ai pensieri — lei si chiede se valga ancora la pena a essere sé stessa, senza filtri.
Intorno a lei, ci sono Luna, che da influencer perfetta decide di sparire; Elia, che combatte un’ansia che nessuno vede; Davide, che scrive poesie nei commenti dei post; e un gruppo di studenti che, stanchi di apparire, fondano qualcosa di rivoluzionario: Reset, uno spazio digitale senza like, senza follower, dove l’unico contenuto è la verità.
Filtri è il romanzo di una generazione che non si riconosce nei modelli imposti, che ha paura ma anche sete di autenticità.
Attraverso 18 capitoli, seguiamo il percorso di Camilla e dei suoi amici verso una nuova consapevolezza: che la libertà comincia quando smettiamo di piacere agli altri e iniziamo a piacerci per davvero.